MAP Test
Test di valutazione per atleti e professionisti
MAP TEST viene messo a punto dopo una ventennale esperienza di test su calciatori professionisti, svolti SUL CAMPO con valutazione del VO2max in 4 dei 5 maggiori campionati europei.
I circa 2500 test effettuati con modalità di corsa continua incrementale ci hanno permesso di conoscere a fondo gli adattamenti fisiologici degli atleti top-level del calcio, sia dal punto di vista metabolico che biomeccanico. Ne sono derivate alcune considerazioni:
- La corsa continua prolungata con variazioni di ritmo è ben tollerata ed accettata solo da una parte minoritaria di calciatori, con rischio di sottovalutazione per ragioni non atletiche
- Il modello funzionale del calcio e i conseguenti adattamenti biomeccanici introducono un ulteriore elemento di imprecisione a favore di alcuni biotipi rispetto ad altri, in una popolazione atletica di per sé molto disomogenea.
- Nonostante l’uso di lepri sonore, la compliance ottimale non era sempre ottenibile con ricadute sui parametri meccanici rilevati.
- Rimanevamo e rimaniamo comunque assolutamente certi che la valutazione funzionale del calciatore non fosse effettuabile in laboratorio su treadmill, a meno di non voler ricavare come unico dato credibile il valore assoluto di VO2max, essendo ogni altro parametro – sia metabolico che meccanico – assolutamente non traslabile nel lavoro sul campo.
Volevamo quindi un test che fosse:
-
- Ben tollerato ma massimale
- Di semplice esecuzione
- Sorvegliabile nell’adesione
- Vicino al modello prestativo, ma che portasse all’esaurimento in modo incrementale
- Privo di cambi di direzione, eseguiti in modo troppo disomogeneo e non privi di impatto a livello muscolare ed articolare
Nel 2013 viene quindi provato per la prima volta MAPTEST, che dopo molte prove ed evoluzioni viene proposto come test valutativo a partire dal 2016, con un database in continuo aumento, che al momento conta 354 calciatori professionisti testati per due step stagionali.
Il protocollo è così strutturato:
- È un test a velocità costante, 18 km/h
- Viene eseguito in linea sui 50m senza cambi di direzione
- È incrementale massimale, attraverso la riduzione dei tempi di recupero
- È massimale, con un end-Lt (55±6) sovrapponibile a quello del continuo (79±10) ma meglio tollerato.
- Si rifà a situazioni abituali in campo e familiari all’atleta
- Non penalizza una tipologia di atleti rispetto ad un’altra
Il MAP TEST effettuato dagli atleti del Real Madrid FC direttamente sul campo
Real Madrid FC 2020-2021
È assolutamente interessante notare come l’intermittenza, anche nelle sue prime fasi, non inficia la progressione delle curve degli scambi respiratori e quindi la leggibilità del test; e da questo punto di vista, la disponibilità su Cosmed K5 della modalità “mixing chamber” ha aumentato la precisione.
Camera di miscelamento K5: grafici M.A.P ed incrementale a confronto
Cosa ricaviamo dal MAP test?
- Ricaviamo le soglie personalizzate per il lavoro intermittente in termini di rapporto tra tempo di lavoro e tempo di recupero.
- Ricaviamo la potenza metabolica individualizzata derivata direttamente dal V’O2max dell’atleta
- Tramite un algoritmo sviluppato confrontando il MAP TEST con il protocollo incrementale in linea è possibile estrapolare le soglie di velocità individualizzate per i lavori su distanze lunghe/continui.
- Forniamo inoltre tutti i parametri individuali di carico interni dell’atleta (come, ad esempio, FC alle varie soglie) estrapolabili da un test massimale.